Cosa prevede la direttiva CSRD? La Direttiva Europea Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) introduce l'obbligo per alcune imprese di comunicare le informazioni non finanziarie tramite la redazione di un Bilancio di sostenibilità.
L’attenzione sulle strategie di sostenibilità aziendale (ESA) e sugli aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG), è sempre più alta. Inoltre, il mondo della sostenibilità aziendale e della responsabilità sociale è in continua evoluzione. L’Unione Europea ha introdotto nuovi regolamenti che pongono l’accento sulla trasparenza e la rendicontazione delle attività aziendali in questi ambiti; ogni imprenditore dovrebbe esserne a conoscenza.
Fra le principali normative europee in chiave sostenibilità emerge la CSRD. Le imprese devono rimanere al passo con le ultime novità normative e regolamentari se vogliono mantenere la loro competitività sul mercato, attrarre investitori e soddisfare le crescenti aspettative di clienti e stakeholder.
È ormai risaputo che le imprese che dimostrano un impegno serio nei confronti della sostenibilità possono migliorare la loro reputazione e costruire relazioni più solide con i clienti, i dipendenti e le comunità in cui operano.
In questo articolo parleremo quindi di:
Il 10 novembre 2022, il Parlamento Europeo ha adottato in via definitiva la Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive). Questa direttiva, che è entrata in vigore dal 2024, obbliga le aziende a pubblicare i dati sull’impatto delle proprie attività sull’ambiente, sulle persone e sul pianeta.
La CSRD modifica la precedente Direttiva UE 95/2014, nota come Non Financial Reporting Directive (NFRD), e introduce obblighi di trasparenza e rendicontazione più stringenti.
Vediamo quali sono i regolamenti sull'informativa di sostenibilità, ma soprattutto quali sono i cambiamenti che introduce la CSRD rispetto alla NFRD:
Le aziende dovranno adattarsi rapidamente ai nuovi requisiti imposti dalla CSRD, questo comporterà investimenti in nuovi sistemi di raccolta dati, formazione del personale e, in alcuni casi, consulenza esterna per conformarsi agli standard di rendicontazione EFRAG.
L’applicazione delle regole previste dalla CSRD avverrà tra il 2024 e il 2028 secondo le seguenti fasi:
Le aziende che abbracceranno questi cambiamenti non solo si conformeranno alle nuove normative, ma potranno anche beneficiare di una maggiore fiducia da parte degli stakeholder e di un vantaggio competitivo nel lungo termine.
Il nuovo reporting di sostenibilità, come richiesto dalla CSRD, include elementi quali:
Questi elementi forniscono una visione completa delle pratiche sostenibili di un'azienda e sono fondamentali per dimostrare trasparenza e responsabilità, attirando investitori consapevoli e rafforzando la fiducia degli stakeholder. Vediamo come puoi inquadrare ciascun elemento all’interno della tua strategia di sostenibilità aziendale.
In questa sezione, è essenziale fornire una panoramica dettagliata del tuo modello di business. Non limitarti a descrivere come generi valore e i tuoi prodotti o servizi principali, ma approfondisci come crei un impatto positivo attraverso le tue operazioni. Ad esempio, evidenzia le tecnologie innovative che utilizzi per migliorare l'efficienza energetica o ridurre l'impronta ambientale. Inoltre, discuti le relazioni con i tuoi clienti e stakeholder, mostrando come queste interazioni contribuiscono a un ecosistema più sostenibile. Se hai partnership strategiche o alleanze, spiega come queste collaborazioni rafforzano il tuo impegno per la sostenibilità, portando avanti iniziative comuni e progetti congiunti.
In questa sezione, delinea in dettaglio le politiche e gli obiettivi specifici che la tua organizzazione ha adottato per promuovere la sostenibilità. Parla delle tue politiche ambientali, sociali ed etiche, e di come queste siano integrate nelle operazioni quotidiane. Ad esempio, se hai una politica per la riduzione delle emissioni di CO2, descrivi gli obiettivi a breve e lungo termine, le azioni intraprese e i risultati ottenuti finora. Inoltre, evidenzia le politiche relative alla responsabilità sociale, come il supporto alle comunità locali, l'adozione di pratiche di lavoro equo e la promozione della diversità e dell'inclusione nel tuo ambiente di lavoro.
Questa sezione riguarda le misure concrete che stai prendendo per ridurre gli impatti negativi delle tue attività. Se la tua azienda produce rifiuti, spiega in dettaglio i processi di gestione e le iniziative per ridurne la quantità. Ad esempio, potresti implementare programmi di riciclaggio avanzati, adottare tecnologie a basso impatto ambientale o collaborare con fornitori per sviluppare imballaggi sostenibili. Affronta anche le questioni sociali, come l'inclusione e la diversità, descrivendo le iniziative per garantire che la tua organizzazione promuova un ambiente lavorativo equo e rispettoso. Spiega come monitori e misuri l'efficacia di queste azioni per dimostrare il tuo impegno verso un miglioramento continuo.
In questa sezione, discuti le strategie implementate per gestire i rischi associati alla tua attività. Dettaglia i rischi finanziari, operativi, legali e reputazionali che potrebbero influenzare la tua sostenibilità a lungo termine. Ad esempio, descrivi come monitori i rischi finanziari legati alle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime, come affronti i rischi operativi legati alla sicurezza sul lavoro o come gestisci i rischi reputazionali attraverso pratiche di comunicazione trasparenti e responsabili. Evidenzia anche i sistemi di monitoraggio e le metriche utilizzate per valutare l'efficacia delle tue strategie di gestione dei rischi, mostrando come questi approcci contribuiscono a garantire la continuità delle operazioni e la resilienza della tua azienda.
Gli indicatori chiave di prestazione (KPI) sono strumenti essenziali per misurare il successo delle tue iniziative di sostenibilità. Descrivi in dettaglio i KPI che utilizzi, spiegando come sono definiti, misurati e monitorati. Ad esempio, se misuri l'impronta di carbonio, descrivi la metodologia utilizzata per calcolarla, i dati raccolti e gli obiettivi di riduzione. Se utilizzi KPI relativi al coinvolgimento dei dipendenti in programmi di responsabilità sociale, spiega come questi programmi sono strutturati, quali risultati sono stati ottenuti e come questi influenzano le decisioni aziendali.
Il bilancio di sostenibilità, come richiesto dal CSRD, deve essere redatto secondo gli standard europei definiti dall'European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG). Gli standard europei EFRAG vengono introdotti per aumentare la trasparenza e l’uniformità nelle pratiche di sostenibilità aziendale.
Gli standard EFRAG sono stati sviluppati con l'obiettivo di fornire un quadro coerente e comparabile per il reporting di sostenibilità. Questo è cruciale per garantire che le informazioni fornite dalle aziende siano comprensibili, affidabili e utili per gli stakeholder.
L'adozione di questi standard permette alle imprese di:
Gli standard EFRAG semplificano la creazione del reporting per la nuova regolamentazione sulla sostenibilità aziendale. Tuttavia, questo rappresenta anche una sfida per la sostenibilità aziendale delle PMI, che devono rendicontare le proprie iniziative di sostenibilità con un livello di trasparenza molto elevato.
Gli standard EFRAG non sono solo destinati alle grandi aziende europee; sono stati progettati per essere applicabili anche alle piccole e medie imprese (PMI) e alle imprese extra-UE. Questo amplia la portata della rendicontazione di sostenibilità, promuovendo pratiche responsabili a livello globale.
Questi standard non solo soddisfano le normative europee, ma offrono anche vantaggi significativi alle aziende che sapranno implementare una strategia di sostenibilità aziendale ben pensata.
Ecco alcuni benefici che le aziende possono ottenere da una strategia di sostenibilità aziendale:
Sia le PMI che le imprese extra-UE possono cogliere la sfida della nuova direttiva CSRD e beneficiare di questo approccio.
La CSRD rappresenta un passo significativo verso una maggiore trasparenza e responsabilità delle aziende nei confronti dell’ambiente e della società. Questa nuova direttiva presenta delle sfide considerevoli per le imprese, ma ci sono soluzioni efficaci per affrontarle con ottimismo. Una di queste è Goodify.
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