CSV Alto Adige, servizi al volontariato in un mondo in piena transizione. La bella sorpresa di Goodify.
Un mondo in transizione, quello del volontariato, spinto a grande velocità dalla riforma in atto delle attività del Terzo Settore, anche se i principi restano sempre gli stessi: “Professionalità nelle prestazioni e qualità dei servizi”, come osserva Ulrich Seitz, Direttore del Centro Servizi per il Volontariato Alto Adige.
CSV è una realtà fondata nel dicembre 2017 e annovera tra i soci associazioni provenienti da tutti i settori del sistema del volontariato dell’Alto Adige, abbracciando i settori maggiormente rappresentativi delle associazioni locali e di tutti e tre i gruppi linguistici.
“Il CSV Alto Adige – precisa Seitz - è un network a disposizione delle organizzazioni non profit che svolge un ruolo di ‘centro di competenze’ a sostengo del volontariato. La nostra Rete, infatti, comprende organizzazioni che si occupano di assistenza sociale e sanitaria, cultura, educazione e formazione, attività sportive, ricreative e di tempo libero, protezione civile, tutela dell’ambiente e del paesaggio, promozione sociale ed altro ancora”.
CSV Alto Adige offre consulenza giuridica, fiscale e amministrativa a tutte le associazioni del territorio e rappresenta un punto di riferimento per quanto riguarda la formazione, le pubbliche relazioni e lo sviluppo organizzativo.
“Viviamo in un momento storico per il mondo del volontariato”, sottolinea Seitz. “Siamo reduci da una lunga fase di ‘stress’ a livello organizzativo, come quella vissuta dalle associazioni di volontariato tra il 2016 e 2018, soprattutto per l’adeguamento alla normativa della privacy. Raccogliere una quantità enorme di dati, evitando di incorrere in problemi che si nascondono dietro regole spesso non molto chiare, per creare un archivio più professionale, è stato un processo impegnativo per tutti i nostri soci. Altro punto da affrontare oggi è quello delle assicurazioni, a seguito della norma che prevede la copertura assicurativa obbligatoria. CSV continua a sensibilizzare le associazioni su questi ed altri temi cruciali per il corretto andamento della loro attività”.
Il periodo di trasformazione in atto vede CSV Alto Adige molto concentrata sui risvolti della riforma del Terzo Settore: “Siamo impegnati – dice Seitz - nell’accompagnare le associazioni ad operare una scelta corretta in base alle novità. Non è facile, ad esempio, capire quali realtà abbiano la convenienza di entrare in questa nuova forma di statuto, con la conseguenza di dover redigere obbligatoriamente un bilancio ad hoc. Ma soprattutto dobbiamo approfondire meglio in che modo una associazione possa arrivare al giusto equilibrio tra attività commerciale e quella strettamente legata al volontariato”.
Ci sono situazioni che spesso rendono difficile per le associazioni operare una scelta organizzativa adeguata alle proprie esigenze e potenzialità. “Non è facile – continua Seitz - per ogni singola associazione capire quando sia necessario adattarsi ai nuovi requisiti o quando è consigliabile non cambiare nulla dell’attuale struttura organizzativa. Per questo vale sempre il supporto in termini di consulenza di CSV, anche per collaborare con donatori ed enti, entrare nei progetti co-programmazione e co-progettazione”.
Un supporto importante viene offerto dal lato della formazione: “Le associazioni – precisa Seitz – dovrebbero puntare solo sulla crescita del personale, su come trovare i nuovi volontari e soprattutto ‘entusiasmare’ i volontari attuali. Rispetto al passato e rispetto agli over 40, i giovani di oggi hanno altre aspettative sul volontariato. Hanno voglia di fare esperienze che siano coerenti con il loro percorso scolastico e professionale, fare esperienza all’estero e sviluppare una esperienza professionale mettendola a disposizione per lo sviluppo delle nostre associazioni del Terzo Settore. Da questo punto di vista, è importante rafforzare il collegamento con l’Europa, proporre progetti interregionali, transfrontalieri, iniziative di respiro internazionale. E poi c’è il cantiere aperto della digitalizzazione, dove ancora non riscontriamo una grande fiducia nell’attivare strumenti di questo tipo. CSV ha prodotto più di 5mila ore di consulenza attiva per attivare processi di digitalizzazione nelle associazioni, formando non solo persone anziane ma anche giovani”.
E quando si parla di volontariato e digitalizzazione entra in gioco naturalmente anche Goodify e il tema della sostenibilità.
“La sostenibilità – precisa Seitz - va interpretata bene per declinarla in varie forme. Una delle più diffuse in Alto Adige è senz’altro quella ambientale, molto rappresentata soprattutto nelle nuove associazioni costituite principalmente da giovani. Ci sono anche organizzazioni promosse da gruppi di individui che si presentano in CSV con progetti collegati con l’agricoltura sociale, un settore che vanta una buona possibilità di ricevere finanziamenti. Ma la sostenibilità significa anche collaborazione, evitare di generare doppioni, pensare ad iniziative per mettersi insieme, investire insieme in profili professionali per garantire un servizio di qualità. C’è sempre paura di andare insieme. Bisogna vincere queste paure e fare più massa critica soprattutto se parliamo di sostenibilità sociale o alla cooperazione internazionale, dove è difficile avere nel proprio ambito associativo persone preparate dal punto di vista della lingua e della formazione qualificata”.
Mettersi insieme e puntare a progetti di qualità e misurarsi con le nuove tecnologie digitali. Il passo con la collaborazione con Goodify è stato breve e naturale.
Sottolinea Seitz: “Questo nuovo modello è stato subito una bella sorpresa.
E’ un modello vincente per il nostro mondo associativo. Offre la possibilità di creare un ponte tra volontariato ed economia e potrebbe aprire una strada importante, aumentando la creatività ed ampliando la conoscenza di nuovi canali”.
E in un mondo in piena trasformazione, poter puntare su partner esterni altamente professionali, è un’occasione per fare un salto di qualità ed aprirsi alla nuova fase di sviluppo di un volontariato e di un associazionismo all’altezza delle sfide.